Sorge sul Canal
Chiaro, corso d'acqua che nasce in località "Graziosa" di S.
Cesario ed ha origine da risorgive dell'alta pianura e che,
in località Pioppa, riceve le acque del canale del Forte
Urbano e del canale di Riolo, per poi immettersi nel
cavamento Palata.
Le prime notizie del mulino risalgono al 1418, allorché i
dazi delle moline ne registrano le imposte. Nella
prima metà del '500 risulta appartenere ai conti Boschetti
di S. Cesario, che nel 1544 lo affittano ai fratelli
Belletti di Panzano, unitamente al
mulino della Pioppa. Nel
1581 gli affittuari sono i fratelli Marchesini, mentre nel
1602 il conduttore risulta essere Ercole Manzolini. Nel 1665
è invece affittato a Stefano Baratti di Bazzano, con
contratto di cinque anni con un canone di ottocento lire.
Cambieranno negli anni gli affittuari, ma la proprietà
resterà della famiglia Boschetti fino alla seconda metà del
1800. Negli anni sessanta la propulsione ad acqua fu
integrata con quella ad energia elettrica e le macine in
pietra furono sostituite dal più moderno ed efficace sistema
di molitura a rulli. Lavorerà fino al 1988 con la gestione della famiglia Malaguti, macinando orzo, grano, granturco e carruba.
(cit.
Sperandini, "Mulini ad acqua tra Samoggia e Panaro" - Centro
studi storici nonantolani) |