Le prime notizie del mulino della Serra si trovano negli
estimi del contado di Prunarolo del 1750 che censiscono “S.
Alf. Dom.co e fratelli Carboni in loco detto il molino della
Serra una pezza di terra lavoria, vidata, moreda, erborata
querzeda apresso la via publica e il rio Grande e li sig.ri
Loccattelli di tornature 7 ...”
(cit.
ADA Emilia Romagna).
Oggi il mulino, che aveva quattro macine azionate dalle
acque del rio Croara o rio Grande, portate all'opificio
tramite un canale lungo 900 mt, è stato interamente
ristrutturato e adibito ad abitazione. |