Sfruttava la forza delle acque del torrente Gea con una
derivazione di 420 mt.
E’ citato nel catasto Boncompagni del 1786 come spettante a
Don Giuseppe Guidotti e nella Carta Idrografica d’Italia del
1888, relativa la bacino del Reno, al numero 280.
Oggi è adibito ad abitazione, ma le macine e la turbina
esposte in giardino ne ricordano il passato.