I
primi riferimenti ai mulini di Oreglia, risalgono al 1663,
quando "Pietro Chini fumante una casazione un mollino
murato coperto a coppi et sue pertinenze in loco deto il mollino di
Mascara in Oreia posto nel rio Gambara. Gli estimi del 1669
riportano poi che "Gio. Chinni
possiede una casa padronale coperta a coppi in loco detto
molino di Oreia".
Nel Catasto Gregoriano del 1821 è
censito un mulino da grano a due ruote in contrada
mulino d'Orea,
possidente Volta Gaetano. Nel cessato catasto del 1883 si
registra ancora il mulino d'Orea, appartenente a
Turrini - Rossi Teresa Cecilia fu Lucia.
(cit. ADA Emilia Romagna,
"Là dove scorre il Reno")
Si
tratta di due mulini adiacenti, uno dei quali presenta
caratteristiche cinque - seicentesche, che erano alimentati dallo
stesso corso d'acqua che scorreva sotto gli edifici. |