E'
citato negli estimi del 1634 come "Molino della Canevazza
parte di proprietà di Francesco Venturini e parte del Rev.
Don Matteo Venturini, entrambi eredi di Stefano Venturini".
(cit. Bruno Rovena "Affrico e Pietracolora dagli estimi
del ‘600" in "Nuèter noialtri - Storia, tradizione e
ambiente dell’alta valle del Reno bolognese e pistoiese”, a.
XXIX, 58 dicembre 2003, pp. 289-298. Gruppo di studi alta
valle del Reno)
Sfruttava le acque di un ramo del torrente Aneva, ma oggi
non sono più presenti macine e attrezzature. |