E'
situato sulla riva destra del torrente Aneva a breve
distanza dalla località "Badia", dove era la Parrocchiale di Santo Stefano,
documentata già nel 1300 e affidata da Leone X alla famiglia
Bolognese dei Grassi nel 1510, dopo l'istituzione della
contea di Labante.
(cit. P. Foschi "Antichi edifici del Territorio di
Castel d'Aiano" Circolo culturale di Castel d'Aiano)
Il mulino è citato nell'inventario dei beni del beneficio abbaziale
del 1556 e fu completamente ristrutturato nel 1920 (cit. ADA Emilia Romagna).
Dispone di una ruota in legno e di una turbina in acciaio che azionavano
tre macine, una delle quali collegata all'albero di una
delle due turbine tramite ingranaggi.
Oggi non è più funzionante, ma il vicino essiccatoio
testimonia che era utilizzato anche per la macinazione delle
castagne. |