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					Probabilmente esistente 
					già agli inizi del XVIII secolo, nel 1811 era destinato alla 
					lavorazione del miglio ad opera dei proprietari Giacomo e 
					Domenico Parmeggiani.  Nel 1885, nell’atto di divisione 
					della proprietà fra i fratelli Vincenzi, che ne erano 
					proprietari all’epoca, risulta citato come “fabbricato ad 
					uso Pila da riso posto in Spilamberto e denominato 
					Pilamiglio”, a testimonianza dell’avvenuto cambio di 
					destinazione d’uso. Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 
					1938 venne acquistato dal bolognese Medardo Malaguti, che vi 
					intraprese la lavorazione di margarina e grassi in genere, 
					attività che proseguì fino agli anni ’70 del ‘900 ad opera 
					dei figli. L’energia necessaria per azionare i vari 
					macchinari, fra i quali pestelli e setacci, veniva tratta 
					dal canale di S.Pietro, scavato nel XII secolo a scopo 
					irriguo e per alimentare diversi opifici idraulici, che trae 
					le acque del fiume Panaro a Vignola per portarle a Modena, 
					passando ancora oggi sotto all’edificio della Pila.(cit.Criseide 
					Sassatelli in “Con 
					la forza dell’acqua” A cura di Giampaolo Grandi
 Gruppo di documentazione vignolese “Mezaluna” Mario Menabue)
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