Le origini documentate ci portano abbastanza indietro nel
tempo, infatti gli estimi del
contado di Panico nel 1750 registrano che "Giuseppe Minelli
possiede un molino nominato
l’Uzzoletta con della terra … un molino con una macina” e
poco dopo nel 1775 sempre a nome di
Minelli "… in loco di Luzzoletta … una casa murata … una
bottega ad uso fabbro, come pure
contiguo e adiacente a detta casa, un mulino con due macine
per macinare frumento e biade …".
Quindi in questa località, seppure un po’ fuori mano e senza
altre abitazioni nei paraggi, funzionava
una piccola attività anche da fabbro, comune a tanti altri
mulini della zona, che cercava in tal modo
di allargare la clientela del mulino stesso.
(cit. ADA Emilia Romagna)
Situato sul rio Oggiola, dal quale traeva le acque
tramite un canale artificiale, conserva ancora alcune tracce
del suo passato, come il locale che ospitava le ruote a
catini, parte di una macina
e la tromba di scarico delle acque. |