Il
tappetificio di proprietà della famiglia Baruffi con annesse
attività collegate di tintoria, canapificio, segheria e
mulino, fu attivo dal 1917 al 1945 grazie alla forza delle
acque del fiume Reno. Dal 1929 i proprietari si dedicarono
anche alla produzione di cloruro di calcio, utilizzando la
fornace per la produzione della calce spenta, elemento
necessario alla miscelazione del composto. Il cloruro di
calcio è utilizzato
nell'industria tessile per il candeggio delle fibre vegetali
e nel processo di cloraggio della lana, che serve a
diminuire o annullare la tendenza a
feltrare ed aumentare la capacità di fissare i coloranti. La
famiglia di imprenditori
poteva così gestire in autonomia tutto il ciclo per la
produzione dei tappeti. Negli ultimi anni di attività fu
installato anche un impianto per la produzione di energia
elettrica. Le merci erano trasportate sulla strada
Porrettana utilizzando un traghetto, poi sostituito dal
ponte fatto costruire dagli stessi Baruffi nel 1943, "al
pont ed Baroff". |