E'
citato negli estimi del contado di Labante di sotto del 1750
e nel Catasto Boncompagni
(1781 - 1789): nell'anno 1783 in località Castelnuovo e
Lisano risulta “luogo con edifizio ad uso di
molino detto del Cuco, spettante alla Parrocchiale Chiesa di
Roffeno - Lavorato da Batta Galanti”.
(cit.
ADA Emilia Romagna, “Là dove scorre il Reno”
- Antichi opifici nelle zone di Marzabotto, Vergato e Castel
d'Aiano).
Si trova sulla destra orografica del torrente Aneva, in una
località molto suggestiva vicino a uno sperone di roccia. Ha
cessato la sua attività poco prima del secondo conflitto
mondiale. |