La
prima testimonianza certa dell'esistenza del mulino di
Cavidole risale al 1609, quando risulta di proprietà della
famiglia Rangoni. Seguiranno diversi passaggi di propietà
per arrivare al 1953, anno in cui venne acquistato dal Sig.
Celestino Magni.
Rimasto in attività fino al 1971, era azionato dalle acque
del canale di San Pietro e lavorava utilizzando una turbina,
tre ruote a catini e cinque macine. Tutte le attrezzature
sono oggi ancora presenti all'interno dei locali
dell'opificio.
(cit. Marco
Gibellini in “Con
la forza dell’acqua” A cura di Giampaolo Grandi
Gruppo di documentazione vignolese “Mezaluna” Mario Menabue) |